martedì 5 aprile 2011

PEDIATRA DELLA MUTUA vs MAMMA

La Vichina grande ha ormai 3 anni e mai in tutto questo tempo ho trovato comprensione e supporto da tal stimata professionista: la pediatra di base.
All'inizio ho pensato di essere stata io, un po' troppo agli esordi (del resto non avevo mai pensato di documentarmi, prima di diventare mamma, su colichette, latti artificiali, e prime pappe) naturalmente apprensiva, ad averla disturbata (perché ogni telefonata che le faccio, nonostante la mia ostentata gentilezza, ho sempre la netta sensazione di disturbarla!) così come già detto, mi sono appellata al buon cuore dell'ostetrica.
Ma la chiamata alla pediatra è d'obbligo e giustificata alla prima ipotetica febbre (dico "ipotetica" perchè non ero assolutamente sicura avesse la febbre, anzi il mio primo pensiero al piangente e brusco risveglio della Vichina sentendola calda fu "l'ho coperta troppo", per cui via tutte le coperte e di nuovo a nanna...10 minuti, un ulteriore bollente risveglio in lacrime ed anch'io sono riuscita a capire che era la sua prima, attesa, febbre).

Ed è ora che il mio incubo di bambina del pediatra che viene a visitarmi a casa, diventa il mio sogno di mamma, perchè è a questo punto che scopro che con la febbre si può (si "deve") andare in ambulatorio: per la gioia delle mamme con bimbi sani in sala d'attesa, che sono lì solo per la visita di controllo, e tornano a casa con un virus in incubazione, e dei micro malati che invece di starsene a casa coccolati, devono sorbirsi viaggio, sala d'attesa e visita..chi febbricitante non desidera andare un po' a zonzo?!!
Mamma ancora illusa, chiamo tutti i pediatri della zona per chiedere se loro fanno le domiciliari, ma nessuno è disposto a venire a domicilio, salvo la furba della categoria che dichiara "io vengo, ma se poi non è un disagio che giustifichi il mio intervento a domicilio allora è libera professione a pagamento!!!!"

Mi arrendo, non condivido, ma mi arrendo e cerco un pediatra privato per le emergenze e a pagamento trovo il paradiso: disponibile 24 su 24, sempre cortese, sempre pronto a venire in mio soccorso e spennarmi..ma almeno riesce a darmi sicurezza e tranquillità!
Credo di aver trovato un equilibrio: scortese pediatra di base per consigli e controlli (non vorrei si offendesse se non le faccio mai visitare le adorabile Vichine) / amabile pediatra privato per malattie più serie.
Penso comunque spesso che dovrei cambiarla: mi devo avvalere sempre del pediatra privato, e mi "maltratta" le rare volte che mi trovo costretta a chiamarla, penso che dovrebbe essere un rapporto più sereno...poi sono pigra, magari cado dalla padella alla brace, troppo indolente per attivare la macchina buracratica della asl per il cambio!
fino a quando..
...la mini Vichina piange disperata da 2 ore, è inconsolabile, tiene la manina sull'orecchio: sarà otite?
anche se è la mia 2a figlia è la 1a otite, e non so come farle passare il dolore.
Sono fortunata è il giorni di ambulatorio della pediatra di base: la chiamo, non risponde, starà visitando, aspetto 10 minuti, la mini Vichina è inconsolabile, riprovo, non risponde, aspetto, riprovo ancora, ma continua a non rispondere, sono le 18e30 chiamo il pediatra privato, risponde subito e dice di portargliela in Ospedale (scomodo, ma gratuito): corro!

Diagnosi: otite acuta con rischio di perforamento.
Terapia: suppostine per il dolere, ma tenere in casa un antibiotico, nello specifico mutuabile.

L'indomani chiamo la pediatra di base le racconto l'accaduto e le chiedo la ricetta

"No, io non ho visitato la bambina"
"Non l'ha visitata, perchè per 3 volte non mi ha risposto al telefono"
"impossibile, ieri ero in ambulatorio, se lei avesse chiamato le avrei risposto"

(non mi risponde, non mi fa la ricetta e non mi assicura un diritto che i spetta, e mi da anche della BUGIARDA!!! per altro con un tono supponente inimmaginabile!!)

"Guardi il registro delle chiamate perse del suo telefono, ho 30 anni non metta in dubbio la mia parola"

E' DA PIU' DI UN MESE CHE HO FATTO LA RICHIESTA PER CAMBIARE LA PEDIATRA..ANCHE QUESTO NON E' GIUSTO.

(ps: è post un  po' mattone, ma, per amore del vero, il fatto andava raccontato bene.)

3 commenti:

  1. La mia più totale solidarietà, io ho avuto disavventure più o meno simili con la prima pediatra della mutua di papolagrande la quale aveva come stimabili pregi:
    - di difficile (quasi impossibile) reperibilità,
    - niente cellulare,
    - telefono fisso a studio perennemente occupato,
    - le urgenze venivano "ricevute" solo un'ora la mattina.
    Risultato: bambini malati con annesso genitore a fare anticamera nell'androne del palazzo.
    Ho resistito ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato quando papolapiccola, a soli due mesi, aveva tosse insistente e la signora non si degna di visitarla.
    Risultato: chiamo la pediatra privata che accorre e diagnostica bronchiolite con rischio ricovero. Ho cambiato pediatra nonostante a Roma sia più facile vincere al superenalotto. Mi tengo stretta la pediatra privata ma con la nuova pediatra della mutua scopro che basta un pò più di reperibilità e di organizzazione per far si che l'esperienza "andiamo dal pediatra" non sia così devastante. Ricordo ancora un saggio consiglio del corso preparto (ovviamente non seguito allora): prima di scegliere il pediatra, provate a prendere un appuntamento, parlarci, capire come è organizzato il ricevimento e magari la probabilità di incappare in arpie strafottenti si abbassa!
    ps. scusa lo sproloquio ma l'argomento è assai sentito!

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  2. Niente scuse..per 3 anni ho cercato di andare d'accordo con una che non aveva voglia di fare nulla: un po' di solidarietà e qualche insulto alla categoria ma tira sù di morale!!

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  3. Ti capisco bene!Anche il pediatra di mia figlia ci fa andare in ambulatorio con la febbre alta e l'otite. Difatti mentre sono lì in attesa cerco di stare lontana da tutti i bambini che potrebbero essere potenziali incubatori di morbillo o simili.......quando qualche anno fa facevo la baby-sitter a due bambine il loro pediatra (che poi è stato anche il mio!) veniva a visitarle a casa anche per un semplice raffreddore!Il pediatra della mia bambina è un uomo, era l'unico libero al momento e ho dovuto prenderlo perchè in una nuova città non conoscevo nessuno in questo campo, ma sinceramente non mi convince, la sua frase per ogni cosa è: "Signora (anche se ho SOLO 29 anni!) questo passa da solo!" riferito a Tutto: febbre, otite, mal di denti. Alla fine ho scoperto da altre mamme l'uso di sciroppi omeopatici per il sonno, di vitamine per le ossa (la D), della cremina per sfiammare le gengive quando stanno nascendo nuovi dentini........ma non mi sembra giusto!anche io vorrei cambiarlo, prendere una donna ma soprattutto una professionista che ami i bambini e che se ne prenda cura visitandoli. Pensa che non mi ha mai detto quanto è alta o pesa mia figlia alle visite di controllo, la misuro da sola e anche x lo svezzamento mi ha dato pochissime dritte, ho seguito i consigli di un'ostetrica per i dettagli. Adesso, dopo che il pediatra della mutua continuava a non darci qualcosa per curare questa otite che non le passava e stava diventando pericolosa perchè perforante, ho fatto come te e mi sono rivolta al pediatra a pagamento che è dolce con la bambina, gentile con me e sempre disponibile!Ho scritto anche un post su di lui: http://lamiadolcebambina.blogspot.com/2010/08/e-luomo-per-me.html
    NON E' GIUSTO DAVVERO, anche perchè non mi sento una mamma apprensiva, mi rivolgo al medico solo quando la bimba sta davvero male!Penso anche che un professionista che fa questo mestiere dovrebbe farlo con coscienza, non per abitudine, perchè quando si tratta con le persone, specialmente i bambini, bisogna avere mille occhi aperti, non prenderla sottogamba. Scusa lo sfogo, ma mi trovi complice delle tue osservazioni!ciao!

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